Il vero responsabile del massacro di Lidice
Le cupe vicende di Karl Hermann Frank
4 giugno 1942, nella Praga sotto occupazione tedesca muore l’SS-Obergruppenführer Reinhard Heydrich, braccio destro di Himmler. Uomo che non solo era il vice protettore del Protettorato di Boemia e Moravia, ma il capo dell’ufficio centrale per la sicurezza del Reich, il braccio repressivo del Terzo Reich. Il quale, per quanto ritenuto intoccabile, pochi giorni prima (27 maggio), aveva subito un attentato da parte della resistenza ceca, aiutata dagli Inglesi.
Inaccettabile affronto al Reich. Hitler ordina di far tremare i Cechi con delle rappresaglie, per tale motivo, pochi giorni dopo la morte di Heydrich, i villaggi cechi di Lidice e Ležáky vengono rasi al suolo per rappresaglia, un vero e proprio bagno di sangue.
L’uomo passato alla storia per tale rappresaglia è il nuovo vice protettore del Protettorato, l’SS-Oberstgruppenführer Kurt Daluege, il direttore della polizia d’ordine tedesca. Molti, però, ignorano il vero manovratore della strage da dietro le quinte. Poco decorato ma ambizioso, si tratta di un Tedesco del Sudetenland di nome Karl Hermann Frank, il quale, prima superato da Heydrich e poi da Daluege, non otterrà mai il posto di vice protettore (rimanendo sempre ancorato al ruolo di secondaria importanza), ottenendo però il terribile ruolo di sterminatore.
Nato il 24 gennaio 1898, a Karlsbad nel Sudetenland, Karl Hermann Frank perse un occhio da bambino, non potendo così combattere nella Grande Guerra, una frustrazione che sfogò, dopo il conflitto, agendo politicamente perché i 3 milioni di Tedeschi del Sudetenland si staccassero dalla Cecoslovacchia.
Assieme al suo superiore, Konrad Henlein, Karl Hermann Frank diceva che i Tedeschi del Sudetenland volevano solo l’autodeterminazione tanto sventolata da Wilson nel 1918-1919: questo significava, secondo loro, essere legittimati a compiere crimini e a tramare per una secessione dallo Stato Cecoslovacco.
Negli anni Trenta, con l’ascesa al potere di Adolf Hitler in Germania, la situazione si fece sempre più tesa, fino a che nel 1938, Henlein e Karl Hermann Frank si fecero servi del NSDAP e, tramite azioni di sabotaggio, si resero alcuni degli elementi che portarono le potenze occidentali a spingere per l’annessione del Sudetenland alla Germania (patto di Monaco, settembre 1938).
Diventati parte del Reich, Henlein divenne Gauleiter del Sudetenland, Karl Hermann Frank il suo secondo, oltre che membro del Reichstag e delle SS. Dopo la rottura del patto, l’occupazione di Praga e la secessione della Slovacchia (marzo 1939), Karl Hermann Frank divenne Segretario di Stato del nuovo Protettorato di Boemia e Moravia sotto il protettore di questo territorio; Konstantin von Neurath.
A novembre dello stesso anno, a guerra iniziata, Karl Hermann Frank soppresse una rivolta di studenti cechi nel protettorato, diventando un SS Gruppenführer.
Nel 1941, quando Heydrich divenne vice protettore del Protettorato, Frank represse la sua invidia e lo aiutò a mettere in riga i Cechi e la loro preziosa macchina industriale, la quale forniva armi preziose al Reich, dai carri armati alle mitragliatrici.
Animato da un profondo odio per i Cechi, Frank mancò di succedere come vice protettore ad Heydrich, ma come visto, sotto il suo nuovo capo, Kurt Daluege, effettuò la più grande rappresaglia del Protettorato a Lidice nel giugno 1942, ossia il famoso massacro di Lidice. Purtroppo per lui, anche quando Daluege si ritirò nell’agosto 1943, per un infarto, il suo nome venne scartato (venne solo scelto il nuovo protettore, Wilhelm Frick, sostituito come Ministro dell’Interno da Himmler).
Invida a parte, la carriera di Karl Hermann Frank fu comunque un successo degno per un boia come lui: rispettivamente nel 1943 e nel 1944, diventò Obergruppenführer e Ministro Tedesco per la Boemia e Moravia e poi (nel 1944) Generale delle Waffen-SS. Oltre a questo, ottenne negli anni varie decorazioni, dalla medaglia d’oro del NSDAP alla Croce al Merito di Guerra di prima e seconda classe con spade.
Finita la guerra e catturato dagli Americani, Karl Hermann Frank fu estradato in Cecoslovacchia, dove il suo processo vide uno scambio di accuse con il suo vecchio capo e rivale Kurt Daluege (semi incosciente per l’infarto avuto nel 1943). Il 22 maggio 1946 Karl Hermann Frank fu infine impiccato a Praga, seguito nell’ottobre dello stesso anno da Kurt Daluege.
Max Williams, SS Elite: R-W: The Senior Leaders of Hitler’s Praetorian Guard, 1, Fonthill 2015
Christopher Ailsby, SS: Roll of Infamy: A Biographical Guide to Leading Members of the SS, Amber Books Ltd 2015
Niccolò Bendini, Friedrich Jeckeln il boia del Baltico, Tralerighe libri 2024.