Uzzano e Montecarlo di Lucca
Realtà gemelle dal lontano Medioevo

Tutti conoscono Montecarlo nel Principato di Monaco e di meno l’omonima terra lucchese, che si chiama così perché Carlo IV di Boemia nel Trecento ne segnò le sorti. Eppure si tratta di realtà politiche non lontane tra loro. Gli attuali Sovrani del principato di Monaco, ossia i Grimaldi Genovesi, avevano legami di parentela con i Dal Poggetto, sempre liguri, che a loro volta avevano legami profondi in Lucca dove un ramo della famiglia ubicava nel Medioevo, ramo profondamente legato a Signori di cui parlerò tra poco.

Si tratta dei Cunimondinghi, già dal profondo Medioevo Longobardo insediatisi in Tuscia e non solo.

Erano una delle casate di origine longobarda attestate poi in età carolingia, che dominarono diversi territori delle attuali province di Lucca, Pistoia e Massa Carrara, e gli Uffici dell’Arcidiocesi di Lucca e della Diocesi di Luni.

Capostipite della famiglia fu Cunimondo, citato nelle fonti di archivio tra il 759 e il 785. Un pronipote di Cunimondo fu Teudilascio, che fu arcidiacono e cappellano imperiale prima di essere nominato Vescovo di Luni tra l’837 e l’867.

Il nome familiare di Cunimondinghi compare tuttavia solo nel X secolo in una carta conservata nell’Archivio Diocesano di Lucca del 3 luglio 939, nella quale Corrado, Vescovo di Lucca, concede a Gherardo del fu Cunimondo IV parte delle decime della Pieve di Santa Maria di Marlia. La denominazione «Terra Cunimondinga» fu usata per indicare le terre detenute dagli eredi di Cunimondo IV, ed è attestata sempre in quei luoghi in altre occasioni.

Dobbiamo ricordare che in quel periodo la Marca di Tuscia era una delle marche più importanti in Italia e anche la dominazione franca non scalfì tale posizione.

Successivamente l’appellativo «Cunimondingo» non venne più usato ma il gruppo parente si frazionò in diverse casate. Da Rodilando derivano i Signori di Villa e Castelvecchio di Garfagnana.

Da Gherardo i Signori di Uzzano in Val di Nievole. A questo proposito è bene ricordare che anche la Montecarlo di Lucca citata ebbe come suoi Signori gli stessi della Val di Nievole e di Uzzano. Oggi possiamo ammirare in entrambi i casi dei meravigliosi borghi medievali ancora perfettamente conservati. Uno di fronte all’altro. Eppure quello che oggi è Montecarlo di Lucca ma che fu la Vivinaia Medievale, così appellato, appartenne al padre di Matilde di Canossa, Bonifacio, che qui aveva un suo sontuoso palazzo. In effetti i Cunimondinghi originari ebbero altri rami tra cui gli Inghifredi, che attraverso il Vescovo di Lucca Gherardo II e sua moglie Cuniperga lasciarono tutto in Lucca allo zio Sigifredo. Nome che ben ricorda quel Sigifredo Atto, conte lucchese, che lasciò la città per stabilirsi nelle terre reggiane e fondare la dinastia dei Canossa. Dai Sigifredi, poi Signori di Anchiano e della Cune in Media Valle del Serchio, derivano quelli che Monsignor Giandomenico Pacchi definisce i «Fanti cugini di Matilde» nelle sue dissertazioni, nonché imparentati con un matrimonio medievale con un figlio del mitico conte Ugolino di dantesca memoria.

La famiglia allargata fu vicina anche ai territori di Massa, di Luni e delle terre liguri. Un Enrico infatti, altro ramo cunimondingo, fu capostipite dei Signori di Bozzano e del castello Aghinolfi, in provincia di Massa.

Queste casate si legarono nel corso del tempo ai Ronaldinghi, ai Nobili di Corvaia, nonché agli stessi Obertenghi. Che come ben sappiamo erano particolarmente radicati in terra ligure, oltre che padana.

Se è vero che queste casate alla fine del XIV secolo avevano giurato fedeltà al Cpmune di Lucca, curando i propri interessi in città, è altrettanto vero che ebbero sempre un ruolo preminente in Curia. Troviamo in Lucca ancora nel XVI secolo un Ordine cittadino, i Chierici Regolari della Madre di Dio, cui afferirono nobili provenienti da tali ex circuiti longobardi e che a lungo oggi ebbero una delle case madri dell’Ordine con sede proprio nel Principato di Monaco, la sede di San Carlo, con un fondo musicale poi trasferito a Roma.

Del resto le politiche matrimoniali dello stesso Paolo Guinigi, che fu Signore di Lucca, attinsero in Liguria. Sua moglie, la mitica Ilaria del Carretto, aveva origine ligure e la sua famiglia si legava in Genova a quei Dal Poggetto presenti in Lucca e cugini dei Grimandi Genovesi. Ex Crociati che bene avevano servito la stessa causa.

(maggio 2024)

Tag: Elena Pierotti, Grimadi, Dal Poggetto, Montecarlo, Uzzano, Carlo IV di Boemia, Cunimondinghi.