La questione di Kaliningrad
Un piccolo frammento di Russia come una
spina nel fianco nell’Est dell’Europa
L’Europa attuale è costituita da Stati omogenei e con confini stabili; tuttavia, nell’Europa Orientale è situato un pezzo di Russia incastonato tra Polonia e Lituania e affacciato sul Mar Baltico, diventato motivo di tensione tra Europa e Russia, ovvero l’Oblast di Kaliningrad.
Sede della Marina del Baltico russa e attrezzato con armamenti nucleari, questa exclave russa è separata dal resto della Federazione Russa ed è una costante minaccia ai confini della Polonia e degli Stati Baltici. Si tratta di un frutto della Seconda Guerra Mondiale in quanto fino al 1945 questo piccolo territorio era una delle regioni storiche della Germania, la Prussia Orientale, e il suo capoluogo era Königsberg (l’attuale Kaliningrad).
Le origini di questa regione, infatti, risalgono al 1200: a partire dal 1230 fino al 1280 i Cavalieri Teutonici conquistarono e convertiranno la popolazione pagana dei Prussi (da cui il nome). Furono i Cavalieri Teutonici a fondare il suo capoluogo Königsberg.
Dopo il declino dell’Ordine Teutonico e la trasformazione di esso in un Ducato protestante, nel 1525 divenne la capitale della Prussia sotto la famiglia Hohenzollern. Fu questa famiglia che nel 1618 unì questo territorio con il territorio del Brandeburgo che già possedeva; così facendo l’epicentro del suo potere si spostò a Berlino e la Prussia divenne più marginale, tanto da essere chiamata «Prussia Orientale».
La Prussia Orientale segui il destino degli Hohenzollern che nel 1871, come Re di Prussia, unificarono la Germania.
Dopo la sconfitta tedesca nella Prima Guerra Mondiale nel 1918, il territorio della Prussia Occidentale che univa la Prussia Orientale alla Pomerania fu dato alla Polonia (il cosiddetto Corridoio di Danzica, mentre Danzica divenne una città libera). La Prussia Orientale finì per essere un’exclave della Germania, la quale perse anche il porto di Memel dato alla Lituania: tutto questo a causa del trattato di Versailles ritenuto un abominio dai nazionalisti.
Dopo l’ascesa al potere di Hitler nel 1933, divenne un punto chiave della politica estera tedesca che richiedeva a gran voce il ritorno di Danzica e del corridoio omonimo alla Germania. Anche se si trattava di un primo passo verso la conquista dell’Europa Orientale, fu proprio l’attacco alla Polonia, il 1° settembre 1939, a scatenare la Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1944 i bombardieri inglesi iniziarono a bombardare la Prussia Orientale, finché nel 1945 seguì il resto della Germania nel tracollo e fu occupata dall’Armata Rossa. In seguito agli accordi di Potsdam, la parte settentrionale della Prussia Orientale con la vecchia capitale Königsberg fu data all’Unione Sovietica mentre la parte meridionale divenne parte della Polonia.
La Russia finalmente ottenne una base sul Baltico libera dal ghiaccio per tutto l’inverno e, avendo occupato anche i Paesi Baltici, ebbe diretto accesso a questo territorio: dopo la caduta dell’Unione Sovietica e la restaurazione delle Repubbliche Baltiche, Kaliningrad si ritrovò separata dal resto della Russia.
Come detto in precedenza, la presenza della Lituania e della Polonia nell’Unione Europea e nella NATO sono cause di forti tensioni tra Europa e Russia: quest’ultima si ritrova questo piccolo pezzo strategico di territorio nazionale staccato dal proprio corpo principale dalla presenza di Stati nemici.
https://www.stupormundi.it/it/i-cavalieri-teutonici
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http://www.soldatinionline.it/Articoli/Eserciti-Uniformi/Cavalieri Teutonici-Armi-ed-equipaggiamento-XIIIXIV-sec.html
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http://www.tuttostoria.net/storia-moderna.aspx?code=28