Elec, antica città della Russia
Da un antichissimo passato ad un florido
presente, tra arte e tradizioni popolari
Mezzo secolo fa a Elec c’erano 49 chiese per la maggior parte costruite grazie al supporto finanziario dei mercanti locali. Essi, infatti, sognavano di trasformare la loro cittadina di provincia in capitale del governatorato. Si racconta che i mercanti di Elec sarebbero andati dallo Zar con la richiesta di istituire il governatorato di Elec. Lo Zar avrebbe promesso loro che qualora avessero fatto costruire nella cittadina 50 chiese egli avrebbe esaudito il loro desiderio. Così Elec si riempì di cupole dorate e di campanili.
Per i turisti Elec è un vero incanto, infatti vi si è conservato intatto l’assetto urbanistico dell’Ottocento e le numerose case dei mercanti. Le chiese a Elec sorgono all’inizio e alla fine delle vie della città. Molte persone non sospettano neanche di conoscere bene questa città, perché fu descritta nelle sue opere dallo scrittore Ivan Bunin. Infatti negli anni Ottanta dell’Ottocento il futuro scrittore frequentava il ginnasio maschile di Elec, ecco come descriveva la città dove trascorse l’infanzia e la prima giovinezza: «Elec andava fiera della sua antichità: ed era davvero una delle città più antiche della Russia, faceva parte di quegli importantissimi baluardi che, secondo le cronache antiche, erano i primi a respirare la tempesta, la polvere e il freddo che provenivano dalle minacciose nubi asiatiche che periodicamente incombevano su di essa». Elec è una delle città più antiche della Russia.
La città di Elec è menzionata nella cronaca di Nikon sotto l’anno 1146. Là è scritto che il principe Svjatoslav figlio di Oleg, nel suo viaggio verso Rjazan, passò per Elec. In questo modo si deduce che Elec è più antica di Mosca di un anno. Ma indubbiamente la città era abitata da molto prima. Elec è menzionata perché la città esisteva da tempo, aveva un proprio principe e aveva partecipato a tante battaglie.
Nella sua storia plurisecolare la città si erse diverse volte contro l’invasore, molte volte fu distrutta o incendiata. Gli abitanti della città hanno partecipato a tante guerre: sia a quelle intestine fra i principi russi che a quelle contro gli invasori esterni, i Mongoli e i Polacchi, garantendo l’indipendenza della Russia. Gradualmente Elec divenne un grosso centro commerciale e artigianale. Essa collegava Mosca e San Pietroburgo con i territori meridionali. Infatti era da Elec che passavano i convogli commerciali che da Sud a Nord portavano farina, carne, pesce e mandrie di bellissimi cavalli. Nel XVII secolo si sviluppò in città una grande produzione di pellami. I mercanti di Elec fornivano le calzature per i soldati e i finimenti per i cavalli dell’esercito russo, così la città assurse allo status di capitale calzaturiera della Russia. Nello stesso XVII secolo Elec divenne uno dei maggiori centri della compravendita del grano. Per la trasformazione e lo stoccaggio dei prodotti agricoli furono costruiti numerosi mulini e magazzini. La città era florida e quindi i mercanti locali avviarono importanti iniziative benefiche e così fecero costruire scuole, ospedali, ospizi e, come si è detto prima, chiese. La più famosa di esse è la Cattedrale dell’Ascensione, costruita su progetto del famoso architetto Kostantin Ton. Nel decoro esterno della chiesa Ton usò delle forme stilizzate caratteristiche dell’architettura russa antica e bizantina. All’interno venne posta una iconostasi a tre livelli di legno intagliato e dorato. Gli affreschi e le icone di questa Cattedrale costituiscono un patrimonio storico e artistico veramente unico della città di Elec. Nelle calde giornate estive, quando sotto la cupola si forma una leggera nebbiolina, la Cattedrale dell’Ascensione assume un aspetto etereo che attira l’attenzione dei turisti il cui flusso è ultimamente aumentato. Ad Elec viene portato avanti con successo il progetto di una speciale zona turistico-ricreativa volta a invogliare gli uomini d’affari a investire nelle infrastrutture turistiche di Elec.
È un complesso di alberghi, di ristoranti e di centri ricreativi, insomma comprende tutto quello che è legato al settore dei servizi e che potrebbe attirare nella città ancora più turisti. «Per raggiungere questo obiettivo noi organizziamo delle manifestazioni turistiche a tema alle quali prendono parte non solo dei rappresentanti delle regioni russe, ma anche dei Paesi esteri. Una delle manifestazioni è il festival chiamato “I merletti d’oro della Russia”. A tutti è ben noto il famoso merletto di Elec e non sarebbe giusto trascurare questo manufatto dell’artigianato cittadino. È curioso il festival chiamato “Lievito russo” che si svolge a maggio e simbolicamente apre la stagione turistica. La sua idea è legata ai prodotti popolari russi. È la festa della birra, del pane e del kvas, bevanda ottenuta dalla fermentazione del pane nero. Questo festival illustra le tradizioni popolari e gli aspetti della tipica accoglienza russa».
Tutti i turisti come ricordo di Elec comprano immancabilmente i famosi merletti locali che hanno notorietà mondiale. Grazie alla diversità dell’intensità della trama si crea la sensazione del volume e un certo gioco di ombre. I più bei merletti sono quelli grigi perché sembrano più eterei. Nella città si sta recuperando l’artigianato legato all’attività di fabbro e di ceramista.