Cracovia, la vera capitale della Polonia
Una città importante nel passato e bella
nel presente, tutta da scoprire
Negli ultimi anni la città polacca di Cracovia è divenuta una delle mete europee più richieste, minacciando il primato delle più famose Parigi, Barcellona, Praga e Roma. La numerosa presenza di studenti universitari e un bellissimo centro storico che è uscito indenne dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale rendono la città culturalmente viva e fonte di attrazione per turisti da tutto il mondo.
L’immensa Rynek Głowny (Piazza del Mercato) è la più grande piazza medievale d’Europa, misura 200 metri per lato e fu realizzata nel 1257 e fin da allora è l’anima ed il fulcro commerciale della città in quanto da qui partono le vie principali dell’area, tra cui la Strada Reale. La circondano bellissimi palazzi del XVII e XVIII secolo come la Basilica di Santa Maria e il Sukiennice, il Mercato dei Tessuti del XV secolo. Per avere una visione d’insieme di tutta la piazza, la vista che si può godere salendo sulla Torre del Municipio (Wieża ratuszowa) vi lascerà sicuramente senza fiato. Attorno ad essa si trovano ristorantini più o meno chic, bar e pub tenuti benissimo, colorati, ordinati, ognuno con una propria caratteristica.
Rynek Głowny con la Basilica di Santa Maria e il Mercato dei Tessuti; fotografia di Simone Valtorta, 2003
Il Castello di Wawel si trova sulla collina del Wawel, un importante punto di vista strategico della città: alto 228 metri, sporge sulla riva settentrionale del fiume Vistola. Nel tardo Medioevo e nel Rinascimento divenne un punto di riferimento politico e religioso. Furono costruiti il Palazzo Reale e la Cattedrale, che andarono pian piano decadendo quando l’Impero Polacco decise di spostare la capitale a Varsavia. Oggi il Castello di Wawel rimane soltanto un valore d’immagine per la città di Cracovia. La parte originaria è visitabile ancora oggi, luoghi come il Palazzo Reale, la Cattedrale e la Caverna del Drago sono attrazioni molto interessanti. Alla fine del secolo scorso fu definitivamente trasformato in museo. Il Palazzo Reale è stato ricostruito nel XVI secolo in stile rinascimentale. Gli interni sono conservati ottimamente, le decorazioni e i mobili risalgono ai vari periodi storici di occupazione del Castello.
Il Wawel; fotografia di Simone Valtorta, 2005
Il fiume Vistola bagna le terre della Polonia per oltre 1.000 chilometri aggiudicandosi il primato di fiume più lungo della Nazione. La Vistola attraversa la città di Cracovia creando un importantissimo polmone verde per la città. Le passeggiate lungo le sue sponde sono consigliatissime soprattutto d’estate, quando diverse compagnie musicali e teatrali inscenano spettacoli all’aperto.
Sulle rive della Vistola, sotto la collina del Wawel; fotografia di Simone Valtorta, 2003
Numerose sono le leggende che avvolgono la città di un fascino misterioso. Sicuramente la più famosa riguarda il drago del Wawel, ancora oggi simbolo della città. Si narra che durante il regno del principe Krak, un drago viveva in una caverna sotto la collina del Wawel. Il drago terrorizzava la città, distruggendo la vita delle persone e del bestiame. Il principe Krak, temendo per la vita della sua giovane figlia, Wanda, offrì la sua mano al pretendente che fosse riuscito a sconfiggere il dragone. Molti perirono durante il tentativo, fino a quando un giovane calzolaio propose di tendere una trappola al drago. Riempì una pecora di zolfo e la lasciò davanti alla caverna. Il drago la divorò e si diresse verso il fiume Vistola per placare la sete. Prosciugò le acque del fiume e bevve fino a scoppiare. Il drago finalmente era stato sconfitto e il calzolaio sposò la figlia del principe.
Lunga è la storia che ha portato questo celebre quadro di Leonardo Da Vinci in un piccolo museo di Cracovia. La dama ritratta pare sia Cecilia Gallerani che Leonardo incontrò a Milano nel 1494 mentre era ospite presso il Signore di Milano Ludovico Sforza. Leonardo ricevette l’incarico di dipingere Cecilia che allora aveva solo 15 anni ma era già famosa per l’animo sensibile. L’ermellino era il simbolo di Ludovico il Moro ma nelle intenzioni di Leonardo doveva richiamare la radice del cognome di Cecilia. Dopo aver girovagato un po’ per l’Europa tra Polonia, Italia e Francia, la Dama con l’ermellino si è fermata al Museo Czartoryski di Cracovia insieme a quadri di Rembrandt, Mantegna ed altri importanti artisti.
Leonardo da Vinci, Dama con l'ermellino, 1488-1490, Museo Czartoryski, Cracovia (Polonia)
Nel XIV secolo Kazimierz era una città separata da Cracovia. Nel XIX secolo, gli Ebrei si trasferirono in massa a Kazimierz che divenne un quartiere tipicamente ebraico, anche se vi era anche un’importante presenza cristiana. Durante il periodo nazista il vivace quartiere, ricco di attività commerciali, divenne un vero e proprio ghetto. Lasciato in uno stato di abbandono e di impoverimento per quasi 45 anni dal potere comunista, Kazimierz ne porta ancora le stimmate. La rinascita del quartiere arriva con il successo del film Schindler’s List girato a proprio in questa zona nel 1993 da Steven Spielberg.
Il modo migliore per gustare la cucina di Cracovia è buttarsi in una «jadłodajnia», una trattoria che offre cucina tipica abbondante e a prezzi molto contenuti. Le pietanze da non lasciarsi sfuggire sono i «piroghi» (ravioli ripieni di formaggi, carne o altro), la «barszcz» (zuppa di barbabietole e ravioli), la «chlodnik» (una minestra fredda di latte cagliato) e il «bigos», sostanzioso stufato di carne. Il tutto, ovviamente, accompagnato dall’ottima birra polacca che qui scorre a fiumi.