Fräulein Doktor
Una spia dall'identità tuttora ignota

Un personaggio, che fu molto importante per lo spionaggio tedesco durante la Prima Guerra Mondiale, fu quella spia che entrò nella storia con lo pseudonimo di «Fräulein Doktor» («Mademoiselle le Docteur» per i Francesi e «Signorina Dottoressa» a casa nostra). Fu una spia abile e molto efficiente, ma – e qui è il bello – non si sa con esattezza chi fosse, giacché la documentazione che si interessava a lei andò perduta durante la Guerra di Berlino, combattuta nel 1945 fra il malridotto e agli sgoccioli esercito tedesco e l’Armata Rossa, a seguito dell’invasione della capitale tedesca.

Fräulein Doktor non fu una spia nel senso che viene solitamente attribuito al termine, perché il suo compito non era quello di muoversi in giro per carpire quelle notizie che potevano servire alla patria, bensì era lei a organizzare una enorme rete spionistica puntata, segnatamente, a conoscere quali sarebbero state le mosse della flotta britannica e i legami esistenti fra la madrepatria Inghilterra e le tante colonie del suo Impero.

Le modalità seguite prevedevano la trasmissione delle informazioni sgraffignate al Quartier Generale attraverso la collaborazione di due Olandesi, che non avrebbero destato sospetti in quanto i Paesi Bassi non erano belligeranti. Il loro compito era quello di ispezionare i porti inglesi, come se fossero commercianti, prendendo preziosi appunti in merito al movimento navale da trasmettere alla centrale tedesca ad Amsterdam, naturalmente in codice non cifrato, bensì utilizzando termini commerciali: infatti, non era necessario, perché le notizie era inviate per mezzo di telegrammi, usando l’espediente di chiamare con termini dell’industria del tabacco le unità navali presenti e i loro movimenti; cioè, si era studiata la maniera per non destare sospetti. In effetti, per esempio, risulta che i sigari CORONA fossero le corazzate e quelli AVANA gli incrociatori, che sarebbero stati alla fonda o in arrivo al porto per la richiesta della fornitura. E, in effetti, con questo stratagemma, come ricordato, non era necessario criptare le comunicazioni, in quanto inviate da semplici commercianti di un Paese non in guerra. Ma furono due le ragioni per le quali questo escamotage fu destinato al fallimento: innanzitutto, questo fece acuire l’attenzione dei controllori delle comunicazioni telegrafiche, perché sembrava impossibile che ci fosse una richiesta tanto abbondante di sigari di importazione e, inoltre, perché si trattava di generi di lusso, che, essendo un periodo di guerra, non erano essenziali a causa delle ristrettezze economiche in cui si trascinava la gente. In tal modo, la rete spionistica fu ben presto sgominata e le spie furono fatte sparire.

Del resto, la folla di spie che pullulava nell’Europa, belligerante o no, era enorme; ma, in Gran Bretagna, l’abilità del controspionaggio era tale che, già entro la prima settimana di guerra, il 94% delle spie era stato eliminato. Se qualcuna di queste salvò la pelle, fra di loro ci fu anche Fräulein Doktor, ma non perché fosse più furba degli altri, ma semplicemente perché era altrove.

Ma è ora di giungere al dunque: chi era veramente Fräulein Doktor? Come si è detto più sopra, la documentazione è andata perduta. E, andando a rivedere quali persone avrebbero potuto occupare quel posto, gli studiosi del caso si sono orientati su due nominativi, precisamente su Elsbeth Schragmüller e Annemarie Lesser, senza giungere all’esclusione di uno dei due.

La prima donna che, forse, ebbe l’incarico, fu Elsbeth, secondo il parere degli storici Richard Wilmer Rowan e Robert Diendorfen, basato su elementi storici conosciuti. Dello stesso avviso sono stati i servizi segreti statunitensi, che hanno avuto a disposizione documenti sequestrati alla conclusione della guerra del 1945 e forse provenienti dal Generale della Difesa Tedesca (Reichswehr), Friedrich Gempp, perché, essendo il vice del primo ufficiale del cotrospionaggio tedesco Walter Nicolai, poteva averli a disposizione. Purtroppo, non c’è stato modo di vedere confermata o meno l’identificazione, poiché Gempp, per la sua funzione di alto ufficiale dei servizi segreti tedeschi, era stato internato nel carcere Butyrka a Mosca il 31 gennaio 1947 e il 21 aprile dello stesso anno era morto, come si trova nel suo certificato di morte, per arresto cardiaco: così il dubbio sull’identità di Fräulein Doktor restò tale.

Elsbeth nacque nel 1887 nella città di Minden nel Baden-Württemberg, figlia del maggiore Carl Anton Schragmüller e di Gattin Valeska Cramer von Clausbruch, una nobile prussiana, e aveva tre fratelli. Di questi, Johann Konrad fu un importante personaggio politico, appartenente, con il grado di ufficiale, alla milizia paramilitare nazista Sturmbleitung (Squadra d’Assalto) e comandante della sezione di Magdeburgo; egli finì nell’epurazione dei vertici di quella sezione, avvenuta per ordine di Hitler il 30 giugno 1934 nella città di Bad Wiessee. La ragazza passò i primi anni con la nonna Elise Clara Schragmüller-Nering Bögel. Fu iscritta in un autorevole collegio femminile di Weimar e, poi, nel 1908, si diplomò al Lessing-Gjmnasium di Karsruhe, per laurearsi, alla fine, in scienze politiche preso l’Università di Brisgovia, diventando una delle prime donne laureate in Germania. Fu inserita come insegnante di educazione civica nell’Istituto di Istruzione Femminile «Lette-Verlein» di Berlino, mentre si interessò per organizzare servizi sociali a favore degli indigenti.

A metà del 1914, durante una conferenza tenuta a Berlino nell’Ufficio Centrale per il Benessere del Popolo, si espresse in merito all’assunzione del personale femminile come infermiere di fabbrica, mantenendo il collegamento con le due parti interessate, cioè i datori di lavoro e le famiglie dei lavoratori. Qualcuno la notò e fu tanto interessato che pochi giorni dopo fu contattata dai servizi dello spionaggio prussiano, inserendola nei suoi ranghi.

Nel periodo che va dal 1914 al 1918, coincidente con l’occupazione del Belgio, Elsbeth Schragmüller fu impegnata nella valutazione degli scritti inviati dai militari belgi prigionieri alle loro famiglie dal barone Colmar von der Golz, governatore militare del Belgio. Questo avvenne nella sezione VII della guarnigione tedesca a Bruxelles. E l’anno successivo entrò nel Servizio Spionaggio e Controspionaggio Militare («Kriegnachrichtenstelle Anwerfen») e inviata nei Paesi Bassi, che erano neutrali.

Qui, entrò al servizio del direttore generale Walter Nicolai dell’Ufficio Spionaggio e Controspionaggio Militare III-b dello Stato Maggiore a Lilla, nella Francia occupata, che successivamente divenne suo amico. Egli dirigeva un’ottima scuola di spionaggio ad Anversa e lo scopo era quello di carpire notizie militari ed economiche della Gran Bretagna e della Francia. Fu nominata Tenente Colonnello (fatto abnorme per quei tempi) e messa a capo del servizio segreto prussiano destinato a operare in Francia.

Si può ricordare che, fra i suoi incarichi, ci fu quello di insegnare il mestiere di spia alla bellissima ballerina Mata Hari, riconosciuta con il codice H-21.

A conclusione della Prima Guerra Mondiale, Elsbeth ritornò alla sua carriera accademica e nel 1921 a Friburgo fu nominata Prima Professoressa Assistente Donna di Karl Diehl. Nel 1924 si sposò e si trasferì a Monaco, dove morì, forse per tubercolosi, nel 1940.

L’altro personaggio che, forse, fu Fräulein Doktor, fu Annemarie Lesser, della cui vita ben poco è noto. Si sa che nacque nel quartiere berlinese Tiergarten («Giardino Zoologico») e all’età sedici anni la sua famiglia non ci pensò due volte a cacciarla di casa, essendo rimasta incinta per un rapporto con un ufficiale prussiano. Conoscendo più lingue, nel 1912 essa venne introdotta nei sevizi segreti tedeschi. Contrariamente alla Schragmüller, si dava da fare per raccogliere personalmente le notizie che potevano essere di interesse. Ma era esageratamente dedita alle droghe, anche se restano molti dubbi a proposito, tanto che nel 1929 fu internata in una clinica svizzera, dove più tardi morì.

Comunque, a parte il fatto che molti abbiano ritenuto che Fräulein Doktor fosse lei o l’altra, è rimasta un qualcosa di indefinito nella storia dello spionaggio tedesco nella Prima Guerra Mondiale. E forse è questa ignoranza del suo operato a incuriosire e a renderla interessante presso l’opinione pubblica.

(dicembre 2024)

Tag: Mario Zaniboni, Prima Guerra Mondiale, Fräulein Doktor, spionaggio tedesco, rete spionistica, Elsbeth Schragmüller, Annemarie Lesser, Richard Wilmer Rowan, Robert Diendorfen, Paesi Bassi, Mata Hari.