Il pirata Calico Jack
Donne a bordo

In tutti i tempi, i fenomeni di crudeltà, cattiveria e profitto nei confronti di altri hanno sempre avuto un successo incredibile. L’impossessarsi di ciò che appartiene al prossimo, senza fare nessuna fatica se non quella di trattare violentemente gli altri, da sempre è stato il sogno, purtroppo troppo spesso avverato, di valere di più, di essere superiori e, oltre tutto, di essere praticamente «inossidabili». La pirateria, da che mondo è mondo, ha sempre avuto i suoi proseliti, solitamente un’accozzaglia di gente senza arte né parte, se non quella di sapere navigare, che l’unica fatica che affronta è quella di fare del male alla gente, derubandone i beni, uccidendo dopo trattamenti infami soprattutto sulle donne.

I pirati furono tantissimi, e una buona parte riuscì a entrare nella storia. In questa nota s’intende parlare di uno di questi, ma non perché abbia fatto delle cose al di fuori della norma, per cui meritare un trattamento di favore, bensì perché ebbe sulla sua nave non solo una donna, ma addirittura due. Invero, era consuetudine dei pirati quella di evitare che ci fossero donne a bordo, giacché si riteneva, non si sa per quale ragione, che esse fossero delle straordinarie iettatrici. Per tutto questo i pirati, a scanso di equivoci, andavano sul sicuro: meglio non rischiare, per cui le loro donne li attendevano nei vari porti in cui, dopo le rapine, tornavano a gozzovigliare.

Il pirata, di cui ci si parla oggi, è John Rackam, vissuto a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo (era nato a Bristol il 21 dicembre 1682). Più che con il suo nome, è ricordato per il soprannome che gli era stato dato, cioè quello di «Calico Jack», perché amava vestirsi con abiti fabbricati da un tessuto di colorato cotone detto Calicò, prodotto nella città indiana di Calicut nel Kerala.

Calico iniziò la sua carriera di pirata come capoguardia alle dipendenze del comandante Charles Vane, uno dei più importanti pirati della Repubblica dei Pirati, avente come capitale la città di Nassau, nell’isola di New Providence. Sul brigantino Ranger partecipò a tutte le azioni ladronesche dell’imbarcazione, finché capitò che Vane si rifiutasse di attaccare la fregata francese Kingston; per questo la sua ciurma, ritenendo che si fosse trattato di un atto di codardia, si ammutinò e lo depose, dando a Jack l’incarico di sostituirlo. Così, Calico divenne il nuovo comandante, attaccò la nave nella baia di Port Royal, com’era desiderio suo e dei suoi compagni, e s’impadronì delle sue ricchezze. Tale aggressione indusse i commercianti locali ad arruolare di quei corsari, che si comportavano come cacciatori di taglie, affinché lo catturassero.

Al precedente comandante fu affidato il comando di uno «sloop», imbarcazione con la quale fare il pirata per conto suo.

Ogni pirata aveva una sua bandiera: il suo cosiddetto «Jolly Roger». L’origine di tale termine non è per niente chiara: pare che derivi dal francese «jolie rouge», che in inglese fu trasformato in Jolly Roger, appunto, forse perché Roger ha pure il significato di «vagabondo». Per ricordarne qualcuno, ecco Calico con un teschio bianco sopra due spade; «Barbanera» (Edward Teach), con uno scheletro avente una clessidra in una mano e una freccia o una spada nell’altra, di fianco a un cuore sanguinante; insomma, ogni comandante pirata si creava il suo. Ci fu chi utilizzò bandiere rosse, forse a imitazione dell’insegna rossa (Red Jack) usata dai corsari inglesi a partire dal 1694. Quando una nave sventuratamente incrociava i pirati, il vessillo nero con teschio e ossa incrociate o altro simbolo analogo spaventava i naviganti e, se fosse stato possibile, il terrore sarebbe stato ancora maggiore, qualora il vessillo fosse rosso, perché significava nessuna pietà.

Le malefatte piratesche di Calico alle Bahamas furono tante da indurre il Governatore a inviare una flotta per tentare di sconfiggerlo e catturarlo, ma questi riuscì a fuggire; fu poi catturato da una nave spagnola, ma anche in questo caso ce la fece a scappare, trovando riparo all’isola di Giamaica, dove si diede da fare, catturando diverse imbarcazioni. In concreto ne fece di cotte e di crude, mettendo a ferro e fuoco le Bahamas, razziando e uccidendo.

Nel 1719, mentre si trovava a Nassau nell’isola di New Providence, il Governatore, in seguito alla sua richiesta, lo perdonò per tutto quanto aveva commesso fino allora. Nel frattempo, Rackam aveva conosciuto una donna di nome Anne (1700-1782), moglie del marinaio James Bonny, e se era innamorato, ricambiato; sicché il marito trascinò la moglie davanti al Governatore Woodes Rogers, accusandola di adulterio. A quel punto, Calico rinunciò al perdono e, con Anne e una ciurma di fedeli, fuggì, riprendendo la sua normale vita da pirata. Temendo, giustamente, che la presenza di una donna a bordo potesse determinare antipatici e pericolosi malintesi, la fece vestire da uomo, facendola comportare come se veramente fosse stata un uomo; lei applicò tanto bene alla lettera il suggerimento, che divenne una piratessa, senza che mai nei suoi commilitoni sorgesse il dubbio sul suo sesso e divenendo un membro di tutto rispetto dell’intera ciurma.

Per più di un anno le azioni piratesche furono tantissime, fatte di assalti e saccheggi di piccole navi nel mare dei Caraibi. Durante una di queste aggressioni, venne catturato un marinaio che, più tardi, trascorse molte ore con Anne, sollevando i ragionevoli dubbi di Calico; ma il rapporto con Anne tornò sereno, quando gli fu detto che quell’uomo era una donna, di nome Mary Read (1690-1721).

Ormai, però, si era alla resa dei conti. Nell’autunno del 1720, infatti, ci fu il violento attacco da parte dello «sloop» comandato da Jonathan Barnet, in esecuzione dell’ordine del Governatore dell’isola di Giamaica, Nicholas Lawes; i pirati, esageratamente sbronzi, in pratica non furono capaci di combattere, per cui tutto l’equipaggio fu catturato. Si racconta che solamente le due donne e un marinaio tentarono inutilmente, essendo troppo pochi, di difendere se stessi e la nave. A Giamaica, dopo un sommario processo, furono giudicati colpevoli di pirateria e condannati a morte per impiccagione dal Governatore. L’esecuzione della sentenza avvenne il 17 novembre a Santiago de la Vega. Furono graziate, perché in stato di gravidanza, solamente le due donne: Mary Read e Anne Bonny. Mary morì non molto più tardi in prigione, mentre della vita di Anne si è saputo ben poco.

Si riporta che Anne Bonny, al momento dell’impiccagione, abbia salutato Calico dicendogli che, se avesse combattuto come un uomo, non sarebbe stato impiccato come un cane: un commento non certo gratificante per un morituro. Un epitaffio agghiacciante!

(aprile 2021)

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