«Aqua curanda est». Le acque e il loro utilizzo nei territori di Friburgo in Bresgovia e Catania dal XIII al XVI secolo[1]
Nord e Sud Europa accomunati dai risvolti politici per un filo conduttore comune

Mi ha particolarmente colpito questa pubblicazione che mette in evidenza come dal XIII al XVI secolo «la centralità dell’utilizzo delle acque nelle città di Friburgo in Bresgovia e di Catania, in Sicilia. L’autore si occupa dei secoli che vanno dal XIII al XVI, abbracciando pressoché ogni aspetto della vita quotidiana delle due città, dall’approvvigionamento idrico per le necessità lavorative alla possibilità di dominare o essere dominati da potentati esterni ad esse. Il libro introduce in un mondo che viveva, confliggeva e sperava nell’uso di una risorsa preziosa e mai limitata».

La realtà tedesca, Paese confinante con la Svizzera, e la realtà siciliana, le possiamo accomunare dalla presenza di Federico II in età medievale come comune denominatore. Un Federico II Imperatore ma anche presenza viva e costante soprattutto in Sicilia. A conferma che il Medioevo fu epoca di autostrade e comunicazioni anziché di barriere e respingimenti. Ma andiamo per gradi.

Voglio esaminare, attraverso le assonanze poste da questa pubblicazione, alcuni elementi che ritengo possano accomunare entrambe oltre lo specifico delle acque, di cui peraltro l’Ordine Equestre Templare si occupava con le sue opere di ingegneria idraulica.

Mi riferisco alla presenza dei Cavalieri Templari, riscontrabili in entrambe queste realtà.

Federico II fu sicuramente uomo vicino e talvolta in contrasto col celebre Ordine Cavalleresco. Tuttavia sposò alcuni loro canoni estetici e matematici, come ben è dimostrabile studiando il personaggio. Così c’è da fermarsi a riflettere, parlando proprio di acque, a come l’Ordine fu particolarmente presente in queste due città.

A Catania troviamo la chiesa della Rotonda, che si trova alle spalle di Piazza Dante e del Monastero dei Benedettini. Dante, figura sicuramente non lontana dall’Ordine; i Benedettini considerati gli antesignani dell’Ordine medesimo.

Nel 2004 alcuni scavi riservati all’importante chiesa catanese hanno svelato che qui sarebbero stati sepolti alcuni cavalieri riconducibili all’Ordine. Per molto tempo questo luogo fu considerato emblema del paganesimo nella città. Ma a partire dal Settecento il principe di Biscari, osservando altri edifici simili a questo, concluse che si trattava di un complesso termale, un tipo di edificio particolarmente diffuso in epoca latina. Impianto termale dunque risalente al I o II secolo dopo Cristo. Le terme erano alimentate da una vasta cisterna. Poi la trasformazione a chiesa nel VI secolo dopo cristo, denominata per la circostanza Santa Maria della Rotonda. Nel 2004 appunto scavi ulteriori hanno accertato che la struttura in età medievale divenne una necropoli. Alcuni di questi scheletri ritrovati, di altezza coperta tra il metro e settanta e il metro e settantacinque, incuriosì proprio per l’altezza degli stessi, pensando si trattasse di forestieri. La studiosa Grazia Branciforti ha teso a confermare che si tratta di una struttura data in concessione da Federico II ai Cavalieri del Tempio. L’ipotesi è confermata anche dalla presenza di latifondi nella Piana di Catania che appartennero a uomini valorosi. Uomini che prediligevano la pianta rotonda od ottagonale degli edifici, come appunto i Templari.

Friburgo in questo non fece eccezione. Qui troviamo la possente e monumentale Cattedrale, una delle poche grandi chiese gotiche tedesche la cui costruzione fu portata a termine ancora in epoca medievale. Un aspetto miracoloso della Cattedrale di Friburgo è che fu risparmiata dalle bombe del Secondo Conflitto Mondiale e rimane uno dei rari edifici assolutamente integri, allo stato originale, in Germania. Le vestigia cavalleresche e templari sono presenti.

Ma le assonanze tra le due città non si fermano qui. Un salto temporale e le analogie non si fermano.

Una particolare assonanza tra le due città si trova a fine Ottocento, quando sul Soglio Pontificio sedeva Leone XIII.

In Sicilia, e precisamente a Catania, all’indomani della «crisi» dei fasci dei lavoratori, si ebbero i primi passi del movimento cattolico legati all’uso dell’Enciclica Rerum Novarum. Scrive Cataldo Naro che «prima dell’Enciclica il movimento cattolico nell’Isola aveva mosso pochi e incerti passi: la Chiesa non si era ripresa dall’isolamento e dall’umiliazione seguiti all’incameramento dei beni ecclesiastici e derivati anche dall’ostilità della borghesia anticlericale. La Sicilia divenne il luogo nel Mezzogiorno d’Italia dove si ebbe una più vasta organizzazione cattolica. Basti pensare alla figura di Don Luigi Sturzo».[2] Catania dunque e il suo retroterra come apripista nel recepire il nuovo messaggio romano. Lo stesso Pontefice che scrisse la Rerum Novarum volle nel 1885 la nascita dell’Unione di Friburgo, allo scopo di riunire annualmente a Friburgo studiosi di problemi sociali.

È Filippo Meda a chiarire il tutto.[3] Il senso della modernità viene ripreso nel breve periodo rispettando quel nascente e affermato positivismo che indubitabilmente ha fatto la differenza.

Obiettivo prioritario era costruire un mondo nuovo, dove trovare risposte, anche sociali.

Un filo conduttore unico unisce così situazioni in apparenza complesse. Queste istanze di modernità furono anche durante il Primo Risorgimento portate avanti con entusiasmo e dedizione. Rappresentando un «unicum» inscindibile. Come i cavalieri medievali.


Note

1 Marco Leonardi, Aqua curanda est. Le acque e il loro utilizzo nei territori di Friburgo in Bresgovia e Catania dal XIII al XVI secolo, editore Olschki, 2017.

2 Cataldo Naro, La ricezione della Rerum Novarum in Sicilia e l’avvio del movimento cattolico isolano. Pubblicazione de l’Ercole Francaise de Rome, anneé 1997, pagine 565, 576.

3 Filippo Meda, L’opera politica di Leone XIII, in «Rivista Internazionale di Scienze Sociali e Discipline Ausiliarie». Nuova Serie, Volume 1, fascicolo 1, Gennaio 1929, pagine 2-24.

(agosto 2021)

Tag: Elena Pierotti, Catania, Friburgo, cattedrali gotiche, Federico II, Cavalieri Templari, Movimento Cristiano Sociale, Rerum Novarum, le acque nei territori di Friburgo in Bresgovia e Catania dal XIII al XVI secolo.