I Fratelli Musulmani e la loro espansione in Medio Oriente ed Africa
Dalla Fratellanza Musulmana ad Al-Qaeda e all'ISIS

A partire dagli anni ’70 del secolo scorso, i Fratelli Musulmani iniziano la loro profonda penetrazione in tutto il Medio Oriente e nel continente africano. Sunniti di tradizione e appartenenti alla linea di pensiero secondo cui la lotta deve essere portata avanti a livello nazionale mantenendo i legami con i partiti «fratelli» negli altri Paesi, la Fratellanza Musulmana ha avuto il merito di saper calibrare la propria politica sul contesto su cui andavano ad inserirsi. Nelle realtà in cui è stato possibile entrare nel sistema democratico, i Fratelli Musulmani hanno lavorato per costruire una solida base popolare per il movimento, partecipare alle elezioni dimostrando di avere legittimità e sostegno presso la popolazione. Dove invece questo non è stato possibile, per l’illegalizzazione che ha impedito loro di presentarsi alle elezioni, come in Siria o in Libano, i Fratelli Musulmani non si sono sottratti alla scelta armata pur di non perdere il loro peso politico. In Libano, il movimento dei Fratelli Musulmani crea il partito Jamaa Islamiya, ma la forza e la diffusione del piccolo movimento libanese sunnita di espandere la sua base sono soffocate dal soverchiante potere del partito sciita (ed altrettanto terrorista) Hezbollah. Solo in questi ultimi anni, con la guerra civile siriana, che sta interessando anche aree di confine del Libano, i sunniti stanno iniziando ad avere un numero maggiore di simpatizzanti.

Nel caso della «Palestina», invece, sono penetrati in due momenti diversi. Le attività dei gruppi islamici che appartenevano alla rete dei Fratelli Musulmani erano cominciate già nei primi anni ’70, ma con ben altre finalità. Inizialmente, infatti, i gruppi islamici portavano avanti importanti programmi sociali. Il lavoro di queste organizzazioni si concentrava nell’istituzione di ospedali, sistemi di istruzione, biblioteche, l’amministrazione degli «awqaf» (fondazioni pie) e altri servizi in aiuto alle popolazioni palestinesi della Cisgiordania e soprattutto della Striscia di Gaza. Nel 1987 la loro politica nell’area cambiò: i gruppi estremistici di matrice islamica che non si riconoscevano nell’OLP diedero vita ad un movimento radicale chiamato Hamas (acronimo arabo di «Movimento di Resistenza Islamico»). Hamas fu fondato a Gaza dallo sceicco Ahmed Yassin e da Khan Yunis, entrambi esponenti delle fazioni palestinesi più integraliste e nell’articolo 2 del suo statuto si esprime chiaramente l’appartenenza di Hamas all’organizzazione dei Fratelli Musulmani: «Il Movimento di Resistenza Islamico è una delle branche dei Fratelli Musulmani in Palestina. Il movimento dei Fratelli Musulmani è un’organizzazione mondiale, uno dei più grandi movimenti islamici dell’era moderna. È caratterizzato dalla profonda comprensione, da nozioni precise, e da una totale padronanza di tutti i concetti islamici in tutti i settori della vita: nelle visioni e nelle credenze, in politica e in economia, nell’educazione e nella società, nel diritto e nella legge, nell’apologetica e nella dottrina, nella comunicazione e nell’arte, nelle cose visibili e in quelle invisibili, e comunque in ogni altra sfera della vita».

L’espansione della Fratellanza Musulmana è andata avanti anche nel continente africano e più precisamente legandosi prima al movimento del Fronte Islamico di Salvezza e, successivamente, al G.I.A. (Gruppo Islamico Armato) responsabile, quest’ultimo, di numerose stragi di civili. Tra gli episodi più cruenti si ricordano le stragi di Ha Rais, con più di 500 vittime, la strage di Bentalha, 250 vittime, la strage dei sette marinai italiani sgozzati nel porto di Algeri a bordo della nave mercantile Lucina durante il sonno, il dirottamento del volo Air France 8969, nel 1994, col quale i dirottatori algerini volevano distruggere l’Eliseo, usando l’aereo carico di passeggeri come missile: non vi ricorda nulla? L’idea algerina verrà messa in atto sette anni dopo dal nuovo movimento internazionale fondato dai Fratelli Musulmani: Al-Qaeda.

Tramite il G.I.A. i Fratelli Musulmani penetrano in Europa: in Francia, in Germania, in Italia (l’attuale referente dei Fratelli Musulmani a Milano è stato indagato per legami coi terroristi del G.I.A ed è Algerino), in Belgio, negli U.S.A., e a Londra fondano un giornale in lingua araba: «Al-Ansar».

L’espansione dei Fratelli Musulmani continua verso il centro del continente africano: in Mali, in Centrafrica, in Nigeria dove supportano il famigerato gruppo terroristico Boko Haram, in Somalia con il gruppo Al-Shabaab che recluta anche miliziani in Nord Europa, ed in tempi più recenti ha supportato o creato altri gruppi operanti in Libia (Ansar al Sharia), nel Sinai (Ansar Beit al Maqdis) e il famosissimo ISIS.

Ma c’è un’altra creatura che ha fatto tremare l’Occidente, sempre partorita dai Fratelli Musulmani ed è Al-Qaeda.

Quest’ultima è figlia della Fratellanza Musulmana e madre naturale dell’ISIS: il fondatore dell’ISIS, infatti, fu Abu Musab Al-Zarqawi, numero uno di Al-Qaeda in Iraq, ideatore e mandante dell’attentato di Nasiriya.

Come scritto in passato, il movimento dei Fratelli Musulmani, grazie alla sua banca, la Al Taqwa Bank, con le sue tre sedi (Lichtenstein, Svizzera e Bahamas) ed alla sua Organizzazione non-governativa, la Islamic Relief Organization, ha da sempre finanziato, col supporto di Arabia Saudita prima e del Qatar oggi, i gruppi terroristi di matrice islamica sunnita in tutto il mondo, penetrando ormai nel sistema politico e finanziario di quasi tutti i Paesi Occidentali, Italia compresa.

(dicembre 2014)

Tag: Ercolina Milanesi, Fratelli Musulmani, Medio Oriente, Africa, Al-Qaeda, ISIS, terrorismo islamico, Palestina, Jamaa Islamiya, Hezbollah, Al-Ansar, Boko Haram, Abu Musab Al-Zarqawi, Al Taqwa Bank, Islamic Relief Organization, musulmani in Italia.